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La transumanza è un patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO

Che cos’è il patrimonio culturale immateriale?
L’UNESCO ha definito cinque aree che includono il patrimonio culturale immateriale:

  • Tradizioni orali e forme di espressione, inclusa la lingua come portatore di patrimonio culturale immateriale
  • Arti dello spettacolo
  • Pratiche sociali, rituali e feste
  • Conoscenze e pratiche legate alla natura e all’universo
  • Tecniche artigianali tradizionali

Il patrimonio culturale immateriale non è statico, ma dinamico e caratterizzato dal cambiamento. Per essere inclusa nella lista dell’UNESCO, una tradizione deve essere stata tramandata attraverso almeno tre generazioni.

Da un lato esiste un Direttorio nazionale in cui è incluso il patrimonio culturale immateriale esemplare di un Paese. Analogamente al Patrimonio Mondiale, riservato al patrimonio materiale, esiste anche un elenco rappresentativo del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. La transumanza nelle Alpi Venoste era inclusa in entrambi gli elenchi.

Nel 2011 la transumanza è diventata patrimonio culturale immateriale nazionale

Dopo molti anni di ricerca, raccolta di documenti e dichiarazioni di sostegno, la transumanza nelle Alpi Venoste è stata inserita nella lista nazionale dell’UNESCO in Austria nell’area “Conoscenze e pratiche relative alla natura e all’universo” .

La presentazione è stata in gran parte avviata grazie all’impegno del folclorista Prof. Dr. Hans Haid, presidente onorario dell’associazione Pro Vita Alpina, in stretta collaborazione con l’Associazione Culturale Senales, rappresentato da Monika Gamper e Benjamin Santer.

Uno dei fattori decisivi per l’inclusione nell’elenco sono state le caratteristiche uniche di questa transumanza. Il trasporto delle pecore è considerato l’unica transumanza transfrontaliera nelle Alpi e conduce anche attraverso i ghiacciai. Secondo ricerche sulla preistoria e sulla protostoria, è praticata da almeno 6.000 anni. Numerose leggende popolari, racconti della tradizione orale e nomi di campi testimoniano l’antichità dei pastori nelle Alpi Venoste. La transumanza avviene secondo riti e usanze antichissime. La conoscenza dell’istinto delle pecore viene tramandata di generazione in generazione.

Il certificato per l’inclusione nel Direttorio nazionale è stato assegnato durante una cerimonia tenutasi il 10 novembre 2011 a Vienna.

Nel 2019 la pastorizia dell’Ötztal diventerà patrimonio culturale immateriale dell’umanità

Dopo l’iscrizione nella Lista Nazionale del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Austria, l’Associazione Culturale Pro Vita Alpina e l’Associazione Culturale Senales Alto Adige, in collaborazione con altri Paesi e soprattutto con l’aiuto della Commissione per il Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, ha cercato di riportare la tradizione della transumanza al passato Elenco internazionale da portare.

Austria, Italia e Grecia hanno presentato congiuntamente la richiesta di includere la gestione del trasferimento dei pascoli e il Comitato UNESCO ha deciso di includerla nella riunione dell’11 dicembre 2019 a Bogotà (Colombia). Nel 2023 si sono aggiunti altri paesi: Albania, Andorra, Croazia, Francia, Lussemburgo, Romania, Spagna.

I. Foto “unesco-festakt-bozen-2019.jpg”
Cerimonia UNESCO, Bolzano 2019
Da sinistra a destra: Monika Gamper & Benjamin Santer, Associazione Culturale Senales; 
Arnold Schuler, Consigliere di Stato all’Agricoltura, Foreste, Protezione Civile e Comuni dell’Alto Adige; 
Martin Rainer, comunità agricola;
Arno Kompatscher, governatore dell’Alto Adige; 
Philipp Achammer, consigliere statale altoatesino per l’educazione e la cultura tedesca e per l’integrazione; 
Maria Hochgruber Kuenzer, Consigliera di Stato per lo Sviluppo Territoriale, il Paesaggio e la Conservazione dei Monumenti dell’Alto Adige; 
Luise Gafriller, associazione culturale Pro Vita Alpina; 
Josef Götsch, comunità agricola; 
Johannes Ortner, associazione culturale Pro Vita Alpina.

II. Foto “unesco-festakt_2019-11-29.jpg”
Nel novembre 2019 si è svolta presso la Cancelleria federale di Vienna la cerimonia “10 anni di patrimonio culturale immateriale in Austria”. Creatività Identità Continuità”.
Da sinistra a destra: Anna Steiner, Ministero degli Esteri austriaco; 
Sabine Haag, presidente della Commissione austriaca per l’UNESCO; Alexander Schallenberg, ministro federale per l’UE, l’arte, la cultura e i media; Patrizia Jankovic, Commissione UNESCO austriaca; il fiorentino Prantl, associazione culturale Pro Vita Alpina; Barbara Haid, associazione culturale Pro Vita Alpina.

III. Foto “unesco-festakt_2011-11-10_23.jpg”
Consegna del certificato a Vienna il 10 novembre 2011
Da sinistra a destra: fiorentino Prantl, associazione culturale Pro Vita Alpina; 
Monika Gamper, Associazione Culturale Senales; 
Maria Walcher, Commissione austriaca per l’UNESCO; 
Benjamin Santer, Associazione Culturale Senales; 
Hans Haid, associazione culturale Pro Vita Alpina; 
Eva Nowotny, presidente della Commissione austriaca per l’UNESCO.